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Fa regolarmente parte di Commissioni di Dottorato, è Membro del Comitato di Direzione della Rivista “DEP (Deportate, esuli e profughe)”, diretta dalla Prof.ssa Bruna Bianchi dell’Università Ca’ Foscari di Venezia e del Comitato Scientifico della rivista “Nuova Storia Contemporanea”. Attualmente è membro della Commissione di Abilitazione Scientifica Nazionale e della Commissione per il concorso diplomatico presso il MAECI.
Barbara Ensoli ha sempre impostato il suo lavoro di ricerca sullo studio dei meccanismi con cui si instaura l’infezione dal virus HIV e la sua progressione in malattia per sviluppare, sulla base delle acquisizioni raggiunte in questi studi, presidi per prevenire o curare la malattia. Fra i vari ambiti in cui Barbara Ensoli ha applicato quest’approccio, il più noto ed anche il più impegnativo è stato lo sviluppo un vaccino contro l’HIV/AIDS, capace di prevenire l’infezione e/o di diminuire il rischio di progressione verso la malattia. A questo riguardo, gli studi che Barbara Ensoli e i suoi collaboratori conducono per l’individuazione di un vaccino sono basati su nuovi concetti come quello dell’utilizzo della proteina Tat del virus HIV, responsabile del processo di replicazione e disseminazione dell’infezione e del perdurare dell’infezione anche in soggetti sotto terapia. Inoltre, le ricerche di Barbara Ensoli hanno portato alla scoperta che la proteina Tat favorisce la crescita incontrollata dei vasi sanguigni e promuove la progressione del Sarcoma di Kaposi, un tumore assai frequente nei soggetti infettati con HIV.
Maria Benedetta Donati si è sempre dedicata allo studio della https://wikidll.com/it/microsoft/xlive-dll trombosi, il processo che porta all’ostruzione dei vasi sanguigni ed è alla base di malattie molto diffuse quali l’infarto del cuore e l’ictus cerebrale. In particolare, nella prima parte della sua attività, ha condotto studi pionieristici sui rapporti tra trombosi e tumori e sulla possibilità di trattare alcune forme di tumore con farmaci anticoagulanti.
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I nanofossili sono utilizzati per la biostratigrafia (lo studio delle rocce sedimentate e del loro ambiente di deposizione) e per le ricostruzioni paleo-oceanografiche. Elisabetta Erba studia le interazioni tra geosfera, atmosfera, idrosfera e biosfera e, in particolare, i grandi cambiamenti climatici. La sua ricerca si è focalizzata sulle relazioni tra CO2 atmosferica, clima ed ecosistemi oceanici. Per comprendere cause e conseguenze dei cambiamenti climatici attuali e futuri è importante infatti introdurre una prospettiva geologica. I nanofossili sono utilizzati da Elisabetta Erba anche per studiare la natura e l’origine della sapropelite, sostanza nerastra formata in prevalenza dal deposito, in acque stagnanti, di gusci di microrganismi e di alghe unicellulari in putrefazione dalle quali deriva il petrolio.
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Dopo la laurea triennale in Biotecnologie Mediche e Farmaceutiche e quella magistrale in Biotecnologie Cellulari e Molecolari all’Università Vita – Salute San Raffaele di Milano, nel 2006, prosegue i suoi studi nello stesso ateneo, prima con un dottorato internazionale di ricerca in Biologia Cellulare e Molecolare in collaborazione con la British Open University, poi con un post-dottorato in Oncologia Molecolare. Dal 2008 inizia a tenere corsi di Biochimica e Storia della Ricerca sul Cancro all’Università Vita – Salute San Raffaele. Nel 2011 si trasferisce come ricercatrice all’Università del Texas MD Anderson Cancer Center a Houston, proseguendo li la sua carriera.
Nel 1983 ha fondato il primo gruppo internazionale di lavoro dedicato ai rapporti tra tumori e trombosi. Più recentemente, si è occupata dei fattori genetici ed ambientali (in particolare la nutrizione) nello sviluppo del rischio cardiovascolare e ha scoperto, con Licia Iacoviello, l’esistenza di un fattore genetico della coagulazione che protegge il 20% della popolazione italiana contro l’infarto. Dal 2005 fa parte del coordinamento di Moli-sani, studio epidemiologico su 25.000 persone che abitano nel Molise promosso dall’IRCCS di Pozzilli, che studia e divulga gli effetti benefici della dieta mediterranea sulla salute. Francesca Dominici ha sempre dimostrato impegno per la promozione della diversità all’interno dell’ambito accademico. Ha co-presieduto la Commissione per la condizione femminile presso la John Hopkins University.
Queste evidenze scientifiche hanno costituito il razionale per la scelta di Tat quale molecola dell’HIV da neutralizzare con un vaccino. Dal 2011 al 2017 è stata responsabile scientifica del “Forum per i problemi della pace e della guerra” per il settore della ricerca, degli studi e dell’organizzazione di eventi sulla storia dell’Europa Orientale, dell’Urss e della Federazione russa.
Il Forum è un istituto scientifico che ha per scopo la produzione, lo scambio e la diffusione di conoscenze sui temi della pace e della guerra. A questo fine promuove ricerche, organizza convegni e seminari fra esperti nazionali ed internazionali, nonché corsi di lezioni; cura inoltre la pubblicazione di opere specialistiche o di alta divulgazione.